Un raggio di sole

Un raggio di sole

Una casa bianca con una PORTA ROSSA, profumi di cibo e senso di dimora… in un ambiente in cui da ogni finestra entra la luce del sole.
Entrando da questa porta rossa tutto ha inizio con un “buongiorno!” poi ci si avvicina al bancone, gli occhi iniziano a osservare, scrutano per scegliere…Da qui partono storie tutte da raccontare…

Un raggio di sole

Voglio raccontarvi di un raggio di sole che è entrato in punta di piedi in un giorno un po’ triste o, meglio, in un giorno di sconforto, dalla porta rossa del pastificio.

Un’attività nuova non è mai semplice, ci sono alti e bassi e bisogna imparare anche a gestire le proprie emozioni. Quella mattina i pensieri negativi stavano offuscando le idee, almeno fino a quando una piccola signora anziana non ha varcato la nostra porta rossa. 

La vedo arrivare…

La vedo arrivare dalla strada, sale gli scalini lentamente, si appoggia alla ringhiera e poi apre la porta. Mentre entra continua a guardarsi intorno con sguardo curioso e ammirato. Dovete immaginare una scena a rallentatore: è tutto molto lento, fatto di piccoli dettagli, di piccoli respiri e sorrisi con gli occhi. Si ferma sulla soglia, quasi a prendere un po’ di fiato, e ancora osserva…

Ha un viso che ricorda la dolcezza dello zucchero filato e i profumi di dolci appena sfornati. Sono presa dalla piacevole sensazione di calma e tenerezza, quando esclama: «Questo posto è pieno di amore

La guardo e mi accorgo che è un raggio di sole che entra da una finestra: un pulviscolo che definisce i contorni del mondo, della vita. Lei, ignorando i miei pensieri, ripete: «Sì, è davvero un posto piacevole, che fa stare bene, pieno di amorevolezza».

Si avvicina al banco e mi racconta che oggi verranno a trovarla i suoi nipoti e che vorrebbe cucinare dei ravioli. La mia immaginazione vola subito alla tavola imbandita con i nostri ravioli, agli abbracci della nonna, alle risate dei ragazzi, al potere di un semplice boccone di diventare parte di un evento e di trasformarsi in un momento speciale.

Quel giorno la sola presenza di nonna Lina è riuscita a scaldarmi e confortarmi. Mi piace pensare che si sia innescato uno scambio tra la sua presenza così piacevole e, nello stesso tempo, in grado di ricaricarmi di energie positive e i nostri ravioli, che sono diventati momento di gioia e condivisione.

Nonna Lina torna ogni volta che arrivano i suoi nipoti a trovarla. Ogni volta sceglie per loro dei ravioli diversi da mangiare tutti assieme. Ogni volta nutre il rito della memoria famigliare.

Quando si apre la porta rossa c’è sempre una storia da raccontare, lunga o breve non importa. Il cibo non serve solo a nutrire il corpo, nutre la nostra vita di sensazioni e ricordi.